Chi sono

Marco Pedrana nasce a Biella nel 1975.

Studia disegno e fumetto da autodidatta durante tutta l'adolescenza.

Intorno al 2002 frequenta per un anno la Scuola Libera del Nudo presso l'Accademia di Belle Arti Albertina di Torino, lavorando contemporaneamente come illustratore presso alcune agenzie pubblicitarie del Nord Italia.

Dal 2007, attraverso tecniche diverse, – dalla pittura ad olio, al collage, all'installazione, al bassorilievo su pietra, – lavora attorno ai concetti di gruppo sociale, movimento, e narrazione, partecipando all'evento nazionale Gemine Muse (2010), Nati per Leggere (2014), e intraprendendo con un intensa attività espositiva, fino a circa il 2018, in particolare collaborando con la galleria civica Studiodieci di Vercelli.

In particolare si dedica a due grandi gruppi di lavori mai conclusi, ZOA, incentrato sull'essere umano in movimento, e Community, incentrato sull'essere umano che si fa parola, codice, che a sua volta si fa immagine, sul senso che va e viene, che cambia.

Dal 2012 al 2018, con un collega programmatore, sviluppa un videogioco, Aeon of Sands (una sorta di libro-game virtuale, con esplorazione in tempo reale, che si prende gioco del giocatore, e lo coinvolge in una ricerca sul viaggio eroico, e sul senso e ragioni dei gruppi sociali, nel momento del loro lacerarsi) per il quale crea ambientazione, soggetto e 120.000 parole di dialoghi, tutta la grafica e centinaia di illustrazioni, audio e parte delle musiche.

Tra il 2017 e il 2020 torna al fumetto, scrivendo e disegnando alcune storie autoconclusive, tra cui Caturday, intorno all'attività stessa del narrare, e sullo scostamento dalla realtà che ciò comporta.

Senza interrompere l'attività di illustrazione, dal 2019 studia grafica 3D, dedicandosi a character design e concept art, e ambienti per la realtà virtuale.

Marco Pedrana si considera un vagabondo di arte e storytelling, ossessionato da espressione, comunicazione VS in/non-comunicazione, e ricerca della ricerca di senso.